Il poeta è catturato dal belviso di Laura. Lei copre gli occhi con una mano, ma lo sguardo del poeta è così intenso e penetrante che la vista non è impedita da quell’ostacolo. Gli occhi separati dall’oggetto immaginano quel volto che induce perfezione. Ne nasce una straordinaria dolcezza e un doppio piacere, per il candore della mano e la bellezza del viso.