Una candida cerva con due corna d’oro (i capelli di Laura) apparve al poeta un giorno di primavera. Egli lasciò ogni sua occupazione per seguirla, cercando il tesoro, lesse nel collare della cerva “Nessuno mi tocchi… il mio Cesare volle farmi libera.” Il poeta allora cadde nell’acqua e la visione scomparve.