Paraphrase

Poem Number: 
353
1Piccolo usignolo errante che vai cantando,
o meglio piangendo, il tempo passato,
vedendo avvicinarsi la notte e l’inverno
e ormai trascorsi il giorno e la bella stagione,
2se, come conosci i tuoi gravosi affanni,
vedessi quanto siamo simili,
verresti nel grembo di questo essere sconsolato
a dividere con me le nostre pene.
3Io non so quanto siano pari le nostre condizioni,
perché quella che tu piangi forse è ancora viva,
con me invece il destino è stato più avaro;
4ma l’avvicinarsi dell’inverno e della notte
mi inducono a parlare con te
degli anni felici e di quelli tristi.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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