Paraphrase

Poem Number: 
287
1Sennuccio mio, anche se mi hai lasciato solo
e nello sconforto, io mi consolo,
perché dalla prigione del corpo
hai con orgoglio elevato l’anima al cielo.
2Ora vedi contemporaneamente i due opposti,
i pianeti e le loro orbite,
e quanto sulla terra la nostra vita sia parziale,
per cui con la tua gioia conforto il mio dolore.
3Ma nella sfera di Venere ti prego di salutare Guittone (d’Arezzo)
e Cino (da Pistoia) e Dante, e il nostro Franceschino (degli Albizzi).
e tutti i poeti d’amore.
4Spiega alla mia signora come io vivo nel pianto;
e sono quasi un animale selvatico,
chiuso nel ricordo del suo viso e delle sue virtù.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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