Paraphrase

Poem Number: 
281
1Quante volte ritorno al mio dolce rifugio
fuggendo gli uomini e, se è possibile, me stesso,
bagnando l’erba e il petto di lacrime,
fendendo l’aria con i miei sospiri!
2Quante volte da solo, ingombrato di timori,
mi sono incamminato per luoghi ombrosi e selvaggi,
cercando nel pensiero l’altro piacere
che la Morte mi ha tolto, per cui la chiamo spesso!
3Così mi appare come una ninfa o una dea
che affiora dalle profondità limpide del Sorga,
e si siede in riva al fiume;
4e l’ho vista nell’erba fresca
camminare tra i fiori come fosse viva,
mostrando di avere compassione di me.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

University of Oregon

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