Paraphrase

Poem Number: 
214
1Già da tre età (giovinezza) l’anima era discesa in un corpo
tale da potersi dedicare a cose nobili e rare,
e disprezzare ciò che piace ai più.
Essa, ancora incerta del suo destino
senza guida (della ragione), giovane e libera,
entrò in un giorno di primavera in un bel bosco (vita amorosa).
2In quel bosco c’era un tenero fiore
nato l’età precedente (adolescenza), e la sua radice (anima)
era in un luogo tale (corpo), che nessuna anima avvicinandosi poteva rimanere libera:
perché le sue forme erano così straordinariamente attraenti,
e il vederla era un così forte richiamo
che innamorarsi a quel punto era un pregio.
3Caro, dolce, nobile e difficile pregio,
che immediatamente mi attirasti nel verde bosco
che è solito sviare gli uomini nel mezzo della vita!
Ed ho cercato poi in ogni parte del mondo
se magie o pietre o infusi d’erbe rare
potessero liberare la mia mente.
4Ma, ahimé, ora so che la mia
anima si staccherà dal corpo
prima che ogni rimedio magico
abbia sanato le ferite che mi procurai in quel bosco,
folto di spine, che mi hanno ridotto in tal modo
che ne uscirò zoppo, dopo esservi entrato correndo.
5Devo concludere un aspro cammino
pieno di pericoli e insidie, in cui sarebbe opportuno
avere il passo libero e leggero e le forze sufficienti.
Ma tu, o Signore, che hai il pregio di essere pietoso,
aiutami nell’attraversare questo bosco:
la Tua luce vinca queste tenebre eccezionalmente dense.
6Guarda qual è la mia condizione, e le meravigliose bellezze,
che deviando il corso della mia vita
mi hanno reso amante dei boschi ombrosi (solitudine);
libera, se è possibile, la mia anima errante;
e sarà merito tuo,
se la ritroverò con Te in paradiso.
7Ecco ora in particolare quali sono i miei nuovi dubbi:
se possiedo ancora qualche valore, o tutti sono completamente dissolti,
se la mia anima è libera, o è ancora trattenuta nel bosco.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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