Paraphrase

Poem Number: 
164
1Ora che il cielo e la terra e il vento sono quieti
e gli animali e gli uccelli dormono immobili,
la Notte muove le stelle
e il mare giace senza onde,
2io veglio, penso, ardo d’amore e piango; e chi mi strugge
è sempre davanti a me come un dolce tormento:
non ho che guerra, colmo di rabbia e pena,
e solo pensando a lei ho un po’ di pace.
3Quindi da un’unica chiara e viva fonte
derivano la dolcezza e l’amarezza di cui mi nutro;
la stessa mano mi guarisce e mi ferisce;
4e affinché il mio tormento non abbia fine,
muoio e rinasco mille volte al giorno,
tanto sono lontano dalla salvezza.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

University of Oregon

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