Paraphrase

Poem Number: 
148
1Non il Ticino, il Po, il Varo, l’Adige e il Tevere,
l’Eufrate, il Tigri, il Nilo, il Srabat, l’Indo e il Gange,
il Don, il Danubio, l’Alpheo, la Garonna, e il mare in cui sfocia,
il Rodano, l’Hibero, il Reno, la Senna, l’Elba la Loira e l’Ebro;
2non l’edera, l’abete, il pino, il faggio o il ginepro
potrebbero mitigare il fuoco che tormenta il mio cuore,
quanto quel bel torrente (il Sorga) che piange sempre con me,
quanto l’alberello (il lauro) che io lodo ed esalto nelle mie rime.
3solo questo mi è di conforto tra gli assalti
di Amore, combattendo tra i quali devo condurre
la mia vita che scorre così velocemente.
4Possa dunque il lauro crescere lungo la fresca riva,
e possa, chi lo piantò, scrivere pensieri nobili e gentili
nella dolce ombra e al fruscio dell’acqua.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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