Paraphrase

Poem Number: 
127
1Bisogna che io rivolga le mie rime,
espressione della mia mente addolorata,
là dove mi conduce Amore.
Quali saranno le ultime, misero me, e quali le prime?
Amore che parla con me del mio male
mi lascia nel dubbio, tanto confusamente parla.
Ma ugualmente parlerò di quanto della storia dei miei martiri
trovo scritto nel mio cuore (che così spesso rileggo)
dalla mano stessa di Amore,
perché parlando potrò allentare i sospiri
e alleviare il dolore.
Riconosco che, per quanto io guardi
attentamente mille cose diverse,
vedo solo una donna, e il suo bel viso.
2Da quando la mia sorte spietata,
travagliata, inesorabile e superba,
mi ha allontanato dal mio sommo bene,
Amore mi fa vivere solo di ricordi:
per cui, se osservo la natura ringiovanire
a Primavera, mi sembra di vedere
la giovane Laura, che ora è donna;
Quando il caldo sole estivo sale alto nel cielo,
mi ricorda la fiamma d’amore che domina immobile il mio cuore;
ma quando il giorno si lamenta
di lui (Sole) che gradatamente declina,
penso a lei, giunta alla maturità.
3Ammirando le fronde, e le viole nei prati
nella stagione in cui il freddo si allenta,
e le stelle riacquistano vigore,
ho sempre negli occhi la veste verde ornata di violette
che Amore usò come arma all’inizio della mia guerra,
così che ancora mi avvince,
e quella delicata carnagione
che ricopriva le tenere membra
dove ora dimora l’anima gentile
che fa sembrare vile
ogni altro piacere: così intensamente ricordo
la modestia del suo portamento, che allora
si intravedeva, e che poi si sviluppò negli anni,
unica causa e conforto dei miei affanni.
4Ogni volta che vedo da lontano sui colli
la neve soffice illuminata dal sole,
Amore mi scioglie come il sole la neve,
pensando al bel viso sovrumano
che da lontano rende molli di pianto i miei occhi,
ma da vicino li abbaglia, e vince il cuore:
dove fra il candore della pelle e l’oro dei capelli
appare ai miei occhi quello che mai vide
occhio mortale, io credo, se non il mio;
e che, quando ella sorride sospirando,
a tal punto mi infiamma di desiderio
che questo non teme oblio ma si fa eterno,
né estate né inverno lo possono mutare.
5Mai vidi, dopo una pioggia notturna,
muoversi i pianeti nel cielo sereno
e risplendere fra la rugiada e il fuoco della sera,
che io non pensassi ai begli occhi
che sono conforto alla mia vita stanca,
splendidi come li vidi adombrati da un bel velo;
e come il cielo quel giorno brillava
della loro bellezza, così ancora bagnati
di pianto li vedo sfavillare, mentre io ardo.
Se osservo il sorgere del sole,
sento apparire il lume che mi innamora;
se vedo il sole tramontare,
mi sembra di vederlo andare altrove
lasciando nell’oscurità il luogo da cui si muove.
6Se qualche volta i miei occhi
videro rose bianche e vermiglie in un vaso dorato
appena raccolte da mano innocente,
pensarono di vedere il viso di colei
che supera tutte le altre meraviglie
unendo in sé tre eccellenti virtù:
le trecce bionde sciolte sul collo,
a paragone del quale ogni latte più bianco perderebbe la gara,
e guance adornate da un dolce rossore.
Ma appena l’aria muove
i fiori bianchi e gialli per i campi,
mi torna in mente il luogo
e il primo giorno in cui vidi sparsi all’aria
i bei capelli biondi, che subito mi fecero innamorare.
7Forse credevo di poter contare ad una ad una le stelle,
e di raccogliere in un piccolo bicchiere tutta l’acqua del mare,
quando pensai di elencare in una breve canzone
in quante immagini Laura, pur rimanendo
se stessa, ha diffuso la sua luce
affinché io non mi allontani mai da lei:
né ho intenzione di fuggire; e se anche lo facessi,
mi ha serrato la strada in cielo e in terra,
perché nei miei occhi stanchi
e ciò mi sta consumando.
E così rimane con me,
perché io non veda altre donne, né lo desidero,
né imploro altro nome fra i miei sospiri.
8Tu sai bene, o Canzone, che quanto dico è nulla
in confronto a ciò che sento,
che tengo dentro di me giorno e notte,
solo grazie al conforto del quale
io non sono ancora venuto meno in una così lunga guerra:
perché la lontananza dal mio cuore
mi avrebbe già ucciso dal pianto,
ma grazie a tale conforto posso ancora rimandare la mia morte
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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