Paraphrase

Poem Number: 
125
1Se il pensiero che mi affligge
così com’è pungente e costante
trovasse espressione adeguata nelle mie parole,
forse colei che mi fa ardere e poi fugge,
proverebbe per me almeno un po’ di calore,
e Amore si desterebbe là dove ora dorme;
le orme che i miei passi stanchi
lasciano per campagne e colli
sarebbero meno solitarie,
sarebbero meno bagnati di pianto i miei occhi,
e non lascia in me una sia pur minima parte
che non sia di ardente desiderio.
2Poiché Amore mi toglie le forze
e annulla le mie capacità,
mi esprimo in rime aspre e prive di dolcezza:
ma non sempre una pianta mostra nella sua corteccia,
né nei fiori, né nelle foglie
le sue naturali proprietà.
Amore e quei begli occhi,
nei quali egli dimora,
guardino a ciò che si nasconde nel cuore.
Se il dolore trova sfogo
nel pianto e nei lamenti,
l’uno nuocerà a me e gli altri
a lei, perché non so renderli gradevoli.
3O dolci rime leggiadre,
unica arma contro gli assalti di Amore
all’inizio della mia passione,
chi verrà mai a domare
questo mio duro cuore
così che io possa almeno esprimermi come solevo fare?
Mi sembra che dentro di lui
qualcuno (Amore) voglia sempre
raffigurare la sua immagine e parlare di lei:
non riesco con le mie sole forze
a metterlo in versi, e sembra che questo mi distrugga.
Me infelice, così ho perso
il mio dolce conforto.
4Come un fanciullo che a fatica
muove la lingua,
che non sa esprimersi, ma non vuole tacere,
così il desiderio mi spinge
a parlare, e voglio che
la mia dolce nemica mi senta prima che io muoia.
Se per caso lei non sapesse ammirare
che il suo viso,
e non si interessasse d’altro,
ascoltami tu, o verde riva,
e diffondi il mio canto
così che sempre si sappia
come mi sei stata amica.
5Sai bene che mai piede più bello
toccò terra
di quello che lasciò su di te la sua traccia,
dove il mio cuore stanco
e il mio corpo affannato
tornano a spartire con te i loro segreto pensieri.
O avessi tu serbato alcune
delle sue belle impronte
nascoste fra i fiori e l’erba,
così che la mia vita infelice,
piangendo, potesse trovare pace!
Ma l’anima vagando incerta
si consola come può.
6Ovunque volga gli occhi
provo una dolce serenità
pensando: Qui si posò il suo sguardo.
Qualunque erba o fiore raccolgo
immagino che abbiano le loro radici
nel terreno sul quale lei era solita passeggiare
in riva al fiume,
e a volte sedersi
sull’erba fresca, fiorita e verde.
Così (immaginando) vedo ovunque le sue tracce
e sapere dove sono con certezza sarebbe forse peggio.
O spirito beato, di quale straordinaria virtù
sei dotato, che può affascinare con così poco?
7Mia povera Canzone, come sei rozza!
Credo che tu lo sappia:
meglio che tu rimanga in questi boschi.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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