Paraphrase

Poem Number: 
71
1Poiché la vita è breve,
e l’ingegno si scoraggia di fronte all’ardua impresa,
non mi fido né di lui né di lei;
spero che la mia sofferenza, che pur tacendo esprimo,
sia intesa là dove desidero sia (il cuore di Laura)
e là dove deve essere intesa.
Occhi leggiadri, dove dimora Amore,
a voi rivolgo il mio fragile canto,
di per sé lento, ma animato da un forte desiderio;
e chi parla di voi
ne ricava una nobile disposizione d’animo,
che con ali amorevoli
lo allontana da ogni vile pensiero.
Da esse sollevato mi accingo a dire cose
che per lungo tempo ho nascosto nel cuore.
2Non che io non sappia
quanto i miei versi siano indegni di tanta perfezione:
ma non posso contenere il gran desiderio
che avverto in me da quando
io vidi quello che il pensiero non può uguagliare
e che la mia o l’altrui parola non può cogliere.
Solo voi (occhi), fonte del mio dolce affanno,
potete capirmi.
Quando ai vostri raggi ardenti mi sciolgo come neve
al sole, forse allora il mio essere indegno vi
offende e muove il vostro gentile sdegno.
Oh, se questo timore
non attenuasse l’incendio che mi brucia,
quanto beato sarebbe il venir meno! Perché
preferisco morire contemplando i vostri occhi
che vivere senza vederli.
3Dunque se io, così fragile, non mi
distruggo difronte a una tale passione,
non è grazie al mio valore;
ma la paura,
che agghiaccia il sangue nelle vene,
un po’ rinvigorisce il cuore, perché poi possa bruciare più a lungo.
O colline, o valli, o fiumi, o boschi, o prati,
o testimoni della mia vita infelice,
quante volte mi avete udito invocare la morte!
Ahi, destino crudele,
rimanere mi distrugge, e fuggire non mi aiuta.
Ma, se non fossi frenato
da una paura più grande (del giudizio divino),
una decisione estrema (il suicidio)
metterebbe fine a questa insostenibile pena;
e la colpa è di colei che non si cura di me.
4Dolore, perché mi induci a dire ciò che non voglio?
Lascia che io vada dove mi porta il desiderio.
Di voi non mi lamento,
occhi sereni oltre l’uso mortale,
né di Amore che mi tiene stretto in questo nodo.
Guardate quanti mutamenti Amore provoca
nel mio volto, e immaginate come mi riduca dentro,
là dove mi domina con il potere che riceve da voi,
occhi beati e lieti,
se non vi fosse tolta la possibilità di ammirare voi stessi;
ma volgendoli a me
potete riconoscere il vostro potere sugli altri.
5Se voi poteste vedere
l’incredibile bellezza divina
di cui parlo, così come la vede chi la sta ammirando,
provereste una gioia incontenibile:
perciò forse essa è lontana dalle vostre facoltà umane.
Felice l’anima che soffre per voi,
occhi celesti, per i quali benedico la vita che
per altro non mi è gradita!
Oimè, perché mi concedete così poco
ciò di cui non sono mai sazio?
Perché non guardate più spesso
come Amore mi sta straziando?
E perché mi private subito
della gioia che di tanto in tanto
l’anima sente?
6Io dico che talvolta,
grazie a voi, avverto dentro il mio animo
una dolcezza mai sentita e diversa,
che mi libera dal peso di ogni altro pensiero,
così che di mille ne rimane uno solo:
quello solo, e non altro, conta nella mia vita.
E se questo mio bene durasse abbastanza,
nessuna condizione potrebbe uguagliare la mia;
ma ciò forse renderebbe qualcuno invidioso
e me superbo per tanto onore:
perciò, o me infelice, conviene
che il pianto si sostituisca al riso
e, trascurando la mia passione,
ritorni in me, prendendendomi cura di me stesso.
7L’amorevole affetto
che vive dentro di voi mi si dimostra tale
da togliermi dal cuore ogni pensiero;
così che agisco e parlo
per rendermi immortale
anche se il corpo muore.
Al vostro apparire angoscia e noia si dissolvono,
e insieme ritornano in vostra assenza.
Ma, poiché i miei ricordi appassionati
chiudono loro l’entrata,
rimangono all’esterno;
per cui, se qualche frutto cresce in me,
da voi proviene il seme:
io sono solo un terreno arido,
coltivato da voi, e il merito è tutto vostro.
8O Canzone, non hai colmato il mio desiderio,
anzi l’hai reso più risoluto
a parlare di ciò che mi ha rapito a me stesso:
ma puoi star certa di non essere sola.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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