Paraphrase

Poem Number: 
66
1L’aria densa di vapori, e la nebbia noiosa
addensata da venti furiosi
presto si tramuterà necessariamente in pioggia;
e i fiumi sono quasi gelati,
e invece che erba nelle valli
non si vede altro che brina e ghiaccio.
2E nel mio animo ancora più freddo del ghiaccio
si accumulano pensieri angosciosi
come la nebbia che si addensa talvolta in quelle valli,
chiuse agli amorevoli venti,
e circondate da acque stagnanti
quando la pioggia cade continua dal cielo.
3Poi improvvisamente cessano le piogge
e il caldo dissolve le nevi e il ghiaccio,
e i fiumi assumono dimensioni imponenti,
e la fitta nebbia che nascondeva il cielo,
raggiunta dalla forza dei venti,
si disperde per le radure e le valli.
4Ma, misero me, nessuna fioritura può giovarmi,
rimango infelice in ogni stagione,
al vento freddo o caldo:
perché Madonna non avrà più il cuore ghiacciato
e l’aspetto sdegnoso,
il giorno che io vedrò prosciugarsi i mari, i laghi e i fiumi.
5Finché i fiumi scenderanno al mare
e gli animali cercheranno l’ombra dei boschi,
quell’ombra sdegnosa velerà i begli occhi
inducendomi al pianto,
e nel suo animo rimarrà immutato il ghiaccio
che provoca in me così dolorosi sospiri.
6Devo ben sopportare tutti i venti,
per amore di quell’aura (Laura) che
fra due fiumi (Sorga e Duranza in Valchiusa)
mi ha imprigionato tra il verde
dei prati e le fresche acque,
così che andai cercando con l’immaginazione
nei mille luoghi dove andai, l’immagine
di quella valle, incurante del caldo,
della pioggia o dei tuoni.
7Ma né nebbia per il vento, né fiumi per
la pioggia, né ghiaccio, quando il sole
scalda le valli, fuggiranno più rapidamente
di quel giorno.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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