1Orso, non sono mai esistiti né fiumi, né stagni,
né mare, in cui sfocia ogni corso d’acqua,
né mura o collina o selva,
né nebbia che oscura il cielo e bagna la Terra,
2né qualunque altra barriera che impedisce la vista,
di cui io mi lamenti
più che per quel velo che copre i due begli occhi di Laura,
e sembra dirmi: “Ora struggiti e piangi”.
per modestia o per orgoglio,
capace di spegnere ogni mia gioia, mi porterà precocemente alla morte.
4E mi rammarico anche per quella bianca mano,
sempre attenta a dispiacermi
e ad essere ostacolo al mio sguardo.