Paraphrase

Poem Number: 
28
1O anima beata attesa in cielo,
che hai sembiante umano,
ma non sei appesantita dai peccati del corpo:
ecco entrare nella tua vita,
che ha già volto le spalle al mondo,
il conforto di un vento occidentale (Crociata) perché,
o ancella obbediente e diletta a Dio,
siano per te meno impervie le strade
attraverso cui si passa da questa terra al suo regno;
questo vento condurrà la tua barca,
liberata dalle passioni,
attraverso il mondo in cui piangiamo i nostri peccati
e quelli dell’umanità,
direttamente al vero Oriente (Paradiso)
verso cui è diretta.
2Forse le suppliche
e le lacrime sofferte dei mortali
sono arrivate a Dio;
o piuttosto Dio stesso si è mosso per bontà,
poiché le preghiere degli uomini non potrebbero mai essere tante e tali
da soddisfare il disegno divino;
Dio che governa il mondo,
per sua grazia, rivolge lo sguardo a Gerusalemme, dove fu crocifisso;
per questo il re Filippo VI, successore di Carlo Magno,
è animato dalla volontà di vendetta,
quella vendetta che noi, colpevolmente,
abbiamo così rinviato che l’Europa ne ha sofferto per molti anni:
Così Cristo soccorre la sua sposa (la Chiesa),
e il solo sentirlo dire
fa tremare Babilonia (i Mussulmani).
3Chiunque vive fra la Garonna, le Alpi
e i Pirenei, tra il Rodano, il Reno e il mare (tutti i Francesi)
porta le insegne del re cristiano;
chiunque, dai Pirenei agli estremi limiti dell’Europa,
cui abbia mai importato inseguire la vera gloria,
lascerà la Spagna con il re di Aragona;
un religioso fervore muove l’Inghilterra
con le isole bagnate dal mare da Nord a Sud,
diverse per usi e costumi,
dovunque sia diffusa la fede cristiana.
O, quale amore paterno,
quale legame coniugale
furono mai più degno motivo di tale impresa?
4Anche da quella parte del mondo,
nel Nord Europa, coperto di ghiacci e lontano dal sole,
dai giorni brevi e bui, naturalmente nemico della pace (e quindi dei Cristiani)
sta partendo gente disposta a combattere i Mussulmani.
Se questa gente, anziché fare guerra ai Cristiani,
come usa fare, cinge la spada contro gli infedeli,
col furore che è proprio dei Tedeschi,
puoi capire quanto siano da temere Turchi, Arabi e Caldei
e tutti gli infedeli idolatri
che vivono di qua dal Mar Rosso, guerrieri privi di armatura,
pavidi e vili,
che non osano combattere corpo a corpo
ma solo da lontano, con le frecce.
5E’ dunque giunto il momento di rivolgere l’attenzione alla Terrasanta,
liberarla dalla sua soggezione,
e smentire le paure
che ci hanno fin ora impedito
di concepire l’impresa;
ed è tempo di usare l’ingegno
che hai ricevuto per grazia di Dio,
e che la tua eloquenza mostri il suo potere,
sia a parole che per iscritto;
perché, se non ti meravigli di Orfeo, né di Amphione,
ancor meno ti stupirà vedere come l’Italia
si lasci convincere dalle tue parole,
così da prendere le armi in nome di Gesù;
e mai nessuna impresa d’Italia
ebbe causa più nobile.
6Tu, che per appropriarti di un tale tesoro di sapienza,
hai letto testi antichi e moderni,
rivolgendo il tuo animo a pensieri più elevati
e dimenticando il peso del corpo,
sai quanto Roma, da Romolo fino ad Augusto,
che si cinse di gloria tre volte,
sia stata prodiga nel donare il suo sangue
per combattere offese subite da altri:
ed ora, perché non dovrebbe essere altrettanto,
non dico generosa, ma saggia
e devota nel vendicare le spietate offese
inflitte dagli infedeli a Gesù, figlio di Maria?
Che possono sperare, dunque, gli infedeli,
se Cristo sta dalla nostra parte?
7Pensa all’ardire di Serse
che, per passare in Europa,
osò attraversare il mare con due nuovi ponti;
condannando però al lutto le donne persiane,
e tingendo di rosso il mare di Salamina.
E non c’è solo questa sciagura
dell’infelice popolo di Serse
a prometteri la vittoria sugli infedeli,
ma anche il ricordo di Maratona,
e delle Termopili, che Leonida difese con pochi uomini,
ed altre mirabili imprese di cui avrai letto o sentito parlare:
per cui decisamente conviene inchinare le ginocchia
e la mente a Dio,
che ha votato la tua vita a così nobile impresa.
8O canzone, tu vedrai l’Italia e la gloriosa riva del Tevere,
che non un mare, non un monte o un fiume
mi impediscono di vedere,
ma Amore, che tanto più mi invaghisce di sé,
quanto più mi brucia:
né la buona disposizione può contrastare l’abitudine.
Vai, non smarrire le tue compagne,
perché Amore non è attratto solo dalle donne.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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