Pigmalione e la propria creazione artistica

Poem Number: 
78
Poem Language: 
Italian
Category: 
Art

La critica artistica e poetica si vede nel riferimento a Pigmalione, lo sculture mitologico, che si è innamorato della propria opera artistica per la bellezza naturale della forma, e che godeva del favore di Venere quando, al supplico dell'artista, la statua è stata miracolosamente trasformata in donna vera. Petrarca esprime sicuramente una certa invidia verso la fortuna dello scultore mitologico, una fortuna che il poeta si rende conto nel sonetto 78 di non dividere, ma rinforza nello stesso momento la molteplicità della poetica petrarchescha, che risiede nella definizione dicotomica della propria arte come, da un lato, creazione che supera la bellezza della natura, e dall'altro, come mera forma vuota, una proiezione idolatrica, cioè, dell'interiorità dell'artista. La statua di Pigmalione, come il ritratto di Laura e come inoltre la poesia di Petrarca, è dotata di animazione, grazie a Venere, ma non possiede un'anima che si potrebbe nominare vivente. L'amata, per tutta la sua bellezza raffigurata, rimane invece una vana sembianza fisica, un'incarnazione vanitosa del desiderio artistico.

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