Manca solo la voce

Poem Number: 
78
Poem Language: 
Italian
Category: 
Art

Il tono di speranza, che il ritratto di Laura ha ispirato nel poeta nel precedente sonetto, e l'affermazione delle possibilità figurative di invocare il soggetto assente (cioè Laura), vengono qui completamente distrutti quando i limiti della raffigurazione si rivelano nella mancanza di voce. Mentre in 77 il poeta si meraviglia alla fedeltà iconica del ritratto, supponendo un'intervento mistico nell'evocazione della vera bellezza celeste di Laura che sarebbe concepibile solo in Paradiso, qui, invece, Petrarca svela l'immagine per la simulazione illusoria che è, cioè la 'falsigraphia' di cui avvertono Isidoro di Sevilla e Sant'Agostino nelle loro affermazioni sul pericolo idolatrico delle immagini. La delusione del poeta nella scoperta di questi limiti della rappresentazione artistica è accresciuta dal fatto che il ritratto sembra promettere un'animazione, una vitalità di cui, invece, non è capace: "'n vista ella si mostra humil promettendomi pace ne l'aspetto/benignamente assai par che m'ascolte". Il ritratto, quindi, non è che una mera riflessione del desiderio poetico, proiettato inutilmente sulla superficie dell'immagine esanime. È un vano tentativo del desiderio di richiamare a sé l'oggetto desiderato, di possederlo attraverso la possessione della somiglianza. Qui, il promesso iconico del ritratto lodato in 77 si trasforma in idolo sotto lo sguardo umano desideroso. Sembra che ci sia implicito in questo dialettico un suggerimento della superiorità della poesia, che la mancanza della voce nelle arti figurative è l'elemento che impedisce all'animazione del soggetto. Attraverso il Canzoniere, però, si vedono tracce del tema ricorrente dell'incapacità della poesia stessa, cioè della voce poetica, di rendere in assoluto la vera sostanza della bellezza dell'amata (ed è perciò che Petrarca non ci dà mai una descrizione comprensiva di Laura, solo e sempre frammenti di un totale, dai quali è impossibile costruire un suo ritratto completto). La poesia e la pittura, quindi, sono egualmente illusori e deludenti nel raggiungimento all'oggetto del desiderio. Inoltre, com'è rivelato nel sonetto 78, Petrarca è rimasto a parlare solo a sé stesso, e quest'immagine del poeta davanti ad un ritratto (sia artistico che poetico) che non sa rispondere perché incarna non Laura stessa ma solo la proiezione del desiderio poetico, richiama il topos di Narciso, la figura mitologica che non riesce a riconoscere la riflessione esterna di sé nell'immagine desiderata.

University of Oregon

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