Paraphrase

Poem Number: 
366
1Vergine beata, che vestita di luce,
circondata di stelle, piacesti tanto a Dio
che nel tuo grembo pose la sua luce (Cristo),
l’amore mi spinge a dedicarti queste rime:
ma non so cominciare senza il tuo aiuto,
e la guida di Colui (Cristo) che per amore degli uomini discese in te.
Invoco te che hai sempre risposto
a chi ti ha parlato con fede:
Vergine, se mai alcuna miseria umana
mosse la tua pietà, rispondi alle mie preghiere,
soccorrimi nella mia guerra,
benché io sia ancora mortale, e tu la regina del cielo.
2Vergine saggia, fra le sagge
beate vergini accorte,
anzi la prima, e quella che porta la luce più luminosa;
o scudo sicuro degli afflitti
contro le insidie della Morte e del Destino,
sotto il quale non solo ci si salva, ma anzi si trionfa;
o conforto alle cieche passioni
che dominano qui fra gli stolti mortali:
Vergine, rivolgi i tuoi begli occhi,
che tristemente videro le crudeli ferite
impresse nelle dolci membra del tuo caro figlio,
alla mia incerta condizione
perché incapace mi rivolgo a te per avere consiglio.
3Vergine pura, immacolata nell’anima e nel corpo,
figlia e madre del tuo nobile figlio,
che illumini la vita terrena, e fai risplendere quella celeste,
per mezzo di te, o lucente e nobile finestra del cielo,
tuo figlio, e figlio di Dio,
venne a salvare gli uomini alla fine dei tempi;
e fra tutte le altre donne in cui poteva incarnarsi
solo tu fosti scelta,
Vergine benedetta,
che tramuti in gioia il pianto degli uomini.
Rendimi degno, tu che puoi, della Sua (di Cristo) grazia,
o beata per l’eternità,
regina riconosciuta nell’alto dei cieli.
4Vergine santa, colma di ogni grazia,
che con autentica e nobile umiltà
salisti al cielo da cui ascolti le mie preghiere,
tu hai partorito la fonte della pietà (Cristo),
l’astro di giustizia, che illumina
il mondo oppresso da oscuri peccati;
hai raccolto in te tre dolci e cari nomi,
madre, figlia e sposa:
Vergine gloriosa, signora del Re (Cristo) che ha cancellato i nostri peccati
e reso il mondo libero e felice,
tu che veramente rendi beati, conforta
il mio cuore con le Sue sante piaghe.
5Vergine unica al mondo e senza confronto,
che innamorasti il cielo con la tua grazia,
a cui nessuno fu simile né prima né dopo,
i tuoi pensieri puri, e le tue azioni pietose e caste
fecero del tuo grembo, vergine eppure fecondo,
un tempio vivente consacrato al vero Dio.
Grazie a te la mia vita può essere gioiosa,
se alle tue preghiere, o Maria,
Vergine dolce e pia,
la misericordia sarà grande quanto i miei peccati.
Con la mente piegata verso di te,
ti prego di essere la mia guida,
e di aiutarmi a ritrovare la retta via.
6Vergine senza macchia e certezza assoluta,
stella splendente in questo mare tempestoso,
guida sicura di ogni navigante,
osserva in che terribile tumulto
io mi ritrovo da solo, senza guida,
e sono già sul punto di naufragare.
Eppure la mia anima confida in te,
anima che ha peccato, io non lo nego,
o Vergine: ma fa in modo
che il tuo nemico (il demonio) non si rallegri del mio male:
ricordati che il nostro peccato
fece si che Dio, per salvarci,
prendesse sembianze umane nel tuo vergine grembo.
7Vergine, quante lacrime ho già sparse,
quante lodi e quante preghiere invano,
con mia grande pena e sofferenza!
Da quando nacqui in riva all’Arno,
pur cercando in diversi luoghi,
la mia vita non è stata che un lungo tormento.
La bellezza, i gesti e le parole di una donna mortale
hanno completamente oppresso la mia anima.
Vergine sacra e divina,
non tardare, perché forse sono al mio ultimo anno.
I miei giorni più veloci di un fulmine
sono passati, fra sofferenze ed errori,
e mi aspetto solo la morte.
8Vergine, lei (Laura) oggi è polvere, e morendo
mi ha spezzato il cuore, dopo averlo tenuto nel pianto da viva,
e non conosceva neppure la minima parte del mio dolore:
e se anche lo avesse conosciuto, sarebbe ugualmente
accaduto ciò che accadde, una sua diversa risposta
avrebbe portato me alla perdizione e lei al disonore.
O tu, signora del cielo, tu nostra dea
(se è lecito chiamarti così),
Vergine di nobili sentimenti,
tu vedi ogni cosa: e quello che lei non poté fare,
cioè porre fine al mio dolore,
è nulla rispetto alla tua infinita potenza;
e questo porterà onore a te, e sarà la mia salvezza.
9Vergine, in cui ho riposto tutte le mie speranze
affinché tu possa e voglia aiutarmi in questo momento di grande bisogno,
non abbandonarmi nel momento estremo della mia vita.
Non pensare a me, ma a Chi mi fece degno della vita;
non il mio valore, ma la Sua nobile sembianza,
che è parte di me, ti muova a prenderti cura di un uomo così misero.
Una Medusa (Laura) e il mio errore mi hanno trasformato in un sasso
capace solo di versare inutilmente lacrime:
Vergine, riempi il mio cuore stanco
di lacrime sante e pie,
perché almeno il mio ultimo pianto sia devoto,
senza il peso di passioni mondane,
come il primo fu colmo di follia.
10Vergine benigna, lontana da ogni orgoglio
ti muova l’amore per il nostro comune Creatore:
abbi misericordia di questo cuore afflitto.
Perché se amavo con tanta devozione
un corpo umano, fragile e corruttibile,
quanto dovrò amare te, nobile creatura?
Se grazie al tuo aiuto
risorgerò dal mio stato misero e vile,
o Vergine, io purificherò e consacrerò
al tuo nome i miei pensieri, il mio ingegno e il mio stile,
le mie parole, il mio cuore, le lacrime e i sospiri.
Assistimi nel momento estremo del trapasso,
e accetta i miei mutati desideri.
11Il giorno si avvicina e non può tardare,
e la vita fugge,
Il giorno si avvicina e non può tardare,
Vergine impareggiabile,
e ora la consapevolezza dei miei peccati, ora il pensiero della morte
insidiano il mio cuore.
Raccomandami a tuo Figlio, vero Dio e vero uomo,
perché accolga in pace la mia anima.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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