Paraphrase

Poem Number: 
363
1La Morte ha spento il sole che mi abbagliava
e i suoi occhi puri e perfetti sono nelle tenebre;
colei per cui ardevo e gelavo è ormai cenere;
il lauro è scuro come la quercia e l’olmo:
2per me questo è un bene, ma mi fa soffrire.
Non c’è più chi rendeva timoroso e ardito
il mio spirito, chi gelava e infuocava i miei pensieri,
o chi li animava di speranza per poi colmarli di dolore.
3Fuori dalla portata di colui che ferisce e guarisce (Amore),
che fece di me tanto strazio,
ho ritrovato la libertà, amara e dolce;
4e, stanco di vivere, e ormai sazio,
torno a Dio che con lo sguardo muove e sostiene i cieli,
che amo con tutto me stesso e che ringrazio.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

University of Oregon

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