Paraphrase

Poem Number: 
355
1O tempo, o cielo mutevole che fuggendo
ingannate i mortali ciechi e impotenti,
o giorni più veloci del vento e delle saette,
ora, per esperienza, riconosco i vostri inganni:
2ma vi capisco, e biasimo solo me stesso,
perché la Natura a voi ha dato ali per volare via,
a me occhi per vedere, ed io li ho tenuti fissi
solo sui miei danni, e per questo provo vergogna e dolore.
3E sarebbe giunto il momento, anzi è ormai passato,
di rivolgerli a qualcosa di più sicuro,
e mettere fine alle mie interminabili sofferenze;
4eppure, Amore, l’anima non si allontana dal tuo giogo,
ma solo dalla sua parte più colpevole: tu sai bene con quale fatica;
infatti la virtù non si consegue per caso, ma con un duro esercizio.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

University of Oregon

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