Paraphrase

Poem Number: 
337
1Quel mio dolce lauro, che per profumo e colore
superava l’odoroso e luminoso Oriente
e i suoi frutti, le sue spezie e le sue fronde (così che l’Occidente
potesse vantarsi di possedere l’eccellenza),
2(quel lauro) dove si trova concentrata
ogni bellezza, ogni fulgida virtù,
vedeva il mio signore (Amore) e Laura
sedersi compostamente alla sua ombra.
3Anch’io riposi i miei più nobili pensieri
in quella pianta beata e tremando al fuoco
e ardendo al gelo, fui assai felice.
4Il mondo era estasiato da un così compiunto valore,
quando Dio se la riprese per adornare il cielo:
ed era creatura più degna di lui.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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