Paraphrase

Poem Number: 
328
1Misero me, ero giunto l’ultimo dei miei giorni felici,
che sono stati ben pochi nella mia breve vita,
e il mio cuore già si scioglieva come neve al sole
forse presago dell’imminente dolore.
2Io mi sentivo come chi ha già i nervi e le ossa
e la mente intorpidita perché sta per essere colpito da un attacco di febbre,
pur non sapendo ancora
come sarebbe giunta veloce la fine della mia fragile felicità.
3I suoi begli occhi, che ora brillano in cielo
riflettendo la luce (di Dio) da cui discendono vita e salvezza,
lasciando i miei qui sulla terra poveri e perduti,
4dicevano loro, emanando un insolito splendore:
“Rimanete in pace, amici cari.
Non ci vedremo più sulla terra, ma in paradiso.”
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

University of Oregon

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