Paraphrase

Poem Number: 
234
1O mia piccola camera che fosti rifugio
ai miei penosi travagli diurni,
ora sei fonte di lacrime notturne,
che di giorno nascondo per vergogna.
2O lettuccio che quietavi e confortavi
i miei tanti affanni, di quante lacrime
ti bagna Amore, con quelle mani candide,
solo verso di me così ingiustamente crudeli?
3E non rifuggo solo dalla solitudine della mia camera
e dal mio letto, ma da me stesso e dai miei pensieri,
seguendo i quali talvolta mi sono distaccato dalle cose terrene;
4e (chi l’avrebbe mai detto?) cerco rifugio
fra il volgo, mio odioso nemico,
tale è la paura di ritrovarmi solo.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

University of Oregon

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