Paraphrase

Poem Number: 
137
1L’avida Babilonia (Avignone) ha colmato la misura
della perversione, ed è talmente piena di perversi
che scoppia, e venera come sue divinità
non Giove (la Giustizia) e Pallade Atena (la Sapienza), ma Venere (Lussuria) e Bacco (Incontinenza).
2Aspettando giustizia mi abbatto e mi scoraggio;
ma vedo, ugualmente, nel suo futuro un nuovo capo,
che sceglierà, anche se non così presto come vorrei,
un’unica sede, e renderà quella capitale.
3I suoi idoli saranno distrutti,
e le sue torri imponenti, invise al cielo,
e suoi custodi saranno arsi dal fuoco anima e corpo.
4Anime belle, amiche della virtù,
governeranno il mondo; eil mondo tornerà
all’età dell’oro, e alle incorrotte imprese del passato.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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