Paraphrase

Poem Number: 
129
1Di pensiero in pensiero, di monte in monte
Amore mi guida, perché non trovo pace
in nessun luogo frequentato.
Se in una terra solitaria, vi è un fiume o una fonte,
o una valle ombreggiata fra due alture,
qui trova requie il mio animo turbato;
e, come vuole Amore,
ora ride, ora piange, ora s’intimorisce, ora si rassicura;
e così il mio volto
si rattrista o si rasserena,
rimanendo poco tempo nello stesso stato;
per cui al solo vedermi un uomo innamorato
direbbe: Costui brucia d’amore e non sa più
in quali condizioni si trova.
2Sui monti e nei boschi selvaggi
trovo un po’ di riposo: ogni luogo abitato
è nemico dei miei occhi.
Ad ogni passo sorge un nuovo pensiero
sulla mia donna, che spesso tramuta in gioia
il tormento che io provo per lei;
e non appena tento di cambiare questa mia vita dolce e amara,
dico a me stesso: Forse Amore riserva per te
un tempo migliore;
forse, mentre disprezzi te stesso, qualcuno ti ama.
E a questo punto mi chiedo sospirando:
E’ possibile? E come? E quando?
3Dove trovo l’ombra di un alto pino o di un colle
a volte mi fermo, addirittura nel primo sasso che trovo
mi raffiguro nella mente il suo bel viso.
Poi quando torno in me, scopro che il mio petto
è bagnato di lacrime, e allora dico: Me infelice,
dove sei arrivato e quale felice immaginazione hai lasciato!
Ma finché posso conservare nitida nella mia mente quell’immagine
e ammirarla, e scordarmi di me stesso,
sento Amore così vicino,
che il mio spirito è appagato del suo stesso errore:
la vedo ovunque e così bella
che, se l’illusione durasse, non chiederei altro.
4Io l’ho più volte intravista (chi potrebbe credermi?)
nelle acque limpide e distesa sull’erba
come se fosse presente, nel tronco di un albero
e nella neve candida, così bella che Leda
avrebbe detto che sua figlia non regge il confronto,
come una stella che il Sole fa impallidire con i suoi raggi;
e quanto più è selvaggio il luogo dove mi trovo
e tanto più è solitario, tanto più bella la rende la mia immaginazione.
Poi quando la realtà
infrange quella dolce illusione
rimango seduto in quello stesso luogo
impietrito più di una pietra,
come uomo che pensa e piange e scrive.
5Un desiderio intenso mi spinge a salire
sulla montagna più alta dove non giunga ombra
di altri colli;
quindi comincio a misurare lo spazio
che mi separa da lei, e intanto sfogo nel pianto
lo struggimento del cuore,
quando vedo la distesa che mi separa dal bel viso
così vicino eppure così lontano.
Poi dico fra me pian piano:
Cosa ne sai, misero? Forse da quelle parti
ora si sta sospirando per la tua assenza.
E a questo pensiero l’anima si riprende.
6Canzone, mi troverai oltre le montagne
dove il cielo è più sereno e gioioso,
lungo un ruscello, dove si respira l’aria profumata
di un verde lauro.
Il mio cuore è là, assieme a lei che me lo ruba;
qui puoi vedere solo il mio sembiante.
Language: 
Italian
Base Text: 
Contini

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