Il poeta lamenta la sua mancanza di ispirazione poetica, usando alcune metafore fra cui quella dell’ulivo secco. Allontanandosi dalla poesia latina per dedicarsi a quella volgare può raccogliere ora solo lappole e stecchi. Se non si fosse allontanato, anche Firenze avrebbe avuto il suo poeta, come Verona (Catullo), Mantova (Virgilio), e Arunca (Giovenale).